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"Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il cielo"

06 aprile 2009

"In questo oscuro Granel di sabbia" ...

Di fronte alla tragedia accaduta stanotte nei pressi dell’Aquila ho percepito tutta quanta la mia piccolezza. Stamattina ascoltavo la radio in macchina e questa notizia mi ha decisamente destabilizzato. La violenza del terremoto ha colpito inesorabile case, monumenti, ospedali, indiscriminatamente e quasi senza criterio. Ma cosa ha fatto tutta quella gente per meritarsi tutto questo? Questa è una domanda che mi sorge sempre e a cui da tempo non riesco a trovare una risposta... In un momento vedi scomparire tutta la tua vita, la tua casa e magari i membri della tua famiglia, puff...come in un brutto incubo perdi tutto ciò per cui hai faticato una vita intera. Ecco questi sono i momenti in cui mi sento completamente vuota e sola, e per questo cerco di non fermarmi a riflettere e di andare avanti. Vedere comunque tutto l’amore e tutto il supporto che alcune persone riescono a dare agli altri in questi momenti difficili mi fa sentire sollevata. Allora esiste veramente quella "social catena" che Leopardi citava ne "La Ginestra". Secondo me la Fede, la Religione, l’Amore stanno proprio in quelle mani che nude scavano la terra sotto le macerie per non perdere la speranza. Tali catastrofi naturali mettono sì in risalto il nostro lato più fragile ma ci permettono anche di sentire viva la forza del sentimento, dell’unione, del fatto che ci deve essere qualcosa di altro oltre a ciò che riusciamo a percipire con i sensi. Perché queste cose accadono senza di fatto un perché? C’è qualcosa di più grande che ci gravita intorno, ma cosa? Vi è mai capitato di trovarvi nel deserto o in un posto sperduto distesi a guardare il cielo stellato? Ecco non ho mai provato una senzazione di maggiore potenza...perdersi nel nulla e capire che siamo noi stessi un nulla di fronte all’Universo, più piccoli delle gocce del mare, più piccoli dei granelli di sabbia. Quello che abbiamo dentro deve per forza appartenere a qualcosa di più grande...lo deve per forza...e probabilmente un giorno troveremo le risposte a tutte queste domande, forse quando ci ricongiungeremo con quel tutto, e percepiremo così la nostra vera missione. Per ora non posso fare altro che stare vicino col cuore a tutti coloro che questa notte hanno visto le loro vite precipitare nel nulla...

"In purissimo azzurro

Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle,

Cui di lontan fa specchio

Il mare, e tutto di scintille in giro

Per lo vòto seren brillare il mondo.

E poi che gli occhi a quelle luci appunto,

Ch'a lor sembrano un punto,

E sono immense, in guisa

Che un punto a petto a lor son terra e mare

Veracemente; a cui

L'uomo non pur, ma questo

Globo ove l'uomo è nulla,

Sconosciuto è del tutto; e quando miro

Quegli ancor più senz'alcun fin remoti

Nodi quasi di stelle,

Ch'a noi paion qual nebbia, a cui non l'uomo

E non la terra sol, ma tutte in uno,

Del numero infinite e della mole,

Con l'aureo sole insiem, le nostre stelle

O sono ignote, o così paion come

Essi alla terra, un punto

Di luce nebulosa; "

Da Giacomo Leopardi "La Ginestra"

2 commenti:

  1. Il dolore è spesso fonte della nostra forza. Il dolore per persone perse per vite distrutte. Una forza generatasi e sprigionatasi da quell'amore quella fede che ci danno speranza ogni giorno. Bisogna continuare a lottare perchè ci sono ancora speranze. Non è finito niente, c'è ancora speranza e vita per coloro che credono, ma credono nella vita stessa; senza religioni o sentimenti astratti. C'è ancora speranza per chi crede nella vita. E noi tutti possiamo aiutarli non è troppo tardi.

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  2. Quella di questi giorni è stata davvero una tragedia indescrivibile, di fronte alla quale non si può fare a meno di riflettere sulla vanità della vita e su quanto preziosa essa sia.
    Purtroppo sono state tantissime le persone che ci hanno lasciato e i danni che sono stati provocati. Di fronte al dolore, comunque, l'italia è rimasta unita e sono sicura che ognuno di noi, nel suo piccolo, cercherà di aiutare le persone più colpite da questa disgrazia.

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